Un canto tra i sospiri
che nascono dal mare
a me giunge senza far rumore.
Lascia l’impronta nei pensieri che poggio
sulle ali candide dei gabbiani diretti
oltre un oceano di cui conosco solo il nome o il colore.
Ah, candide piume, le stelle toccate
e lasciate che il mio sogno le sfiori!
Ad una donna che al di là del mare
attende Il ritorno di un cuore girovago,
chiedo a voi di portare il silenzio di questa mia pelle.
Ditele di carezzare il mare
come fossi io stesso il mare.
Ed io stringerò nelle mani le onde,
come fossero, quelle onde, le mani sue.
Lasciate che canti come quei sospiri
che il mare prende e rende ad un uomo.
Senza far rumore.
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