Mi diverto a guardarti da lontano.
Ad osservare il tuo frenetico dibattersi
nel tentativo di restare a galla.
Tristemente sorrido,
al modo strano con cui ti arrampichi
a pareti scoscese e assurde fantasie.
Mi è più insolito, adesso,
continuare ad amare quel che sembrava fosse buono.
Quei momenti tra un sorriso e l’altro
misti all’ irrefrenabile voglia di essere l’unica superstite.
Ora, che ti guardo.
E ti illudi di non essere arenata ancora tra i fantasmi
proprio come una balena che, disperata,
cerca di tornare verso il largo.
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